Le particolari condizioni climatiche della zona favoriscono la coltivazione dell’Ulivo: a partire dai primi impianti, risalenti al 2012, la Tenuta del Castellazzo annovera oggi circa 850 piante messe a dimora. I filari sono in continua espansione, con progetti di ulteriori, futuri impianti.
Le cultivar prescelte, in attuazione di una coraggiosa e innovativa sperimentazione, provengono dall’Italia Centrale e circa la metà delle piante in produzione appartengono alla varietà Canino, originaria della Tuscia, conosciuta anche come “l’Ulivo degli Etruschi”.
Il Leccio del Corno, originaria della zona di Firenze, copre circa il 20% della produzione, mentre le rimanenti piante appartengono alla diffusa e insostituibile cultivar Leccino.
Immancabili gli impollinatori, delle varietà Frantoio, Maurino e Pendolino.
Oggi, dunque, l’olio prodotto dalla Tenuta del Castellazzo è un blend di eccellente qualità, risultato della sapiente miscelazione delle varietà coltivate, ma è prevista la futura ed esclusiva realizzazione di un monocultivar ottenuto dalla varietà “Canino”, quale peculiare espressione della propria olivicoltura.